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AGEVOLAZIONI PER PERSONE CON DISABILITA’

La normativa fiscale a favore dei contribuenti disabili e delle loro famiglie su detrazioni, agevolazioni e sconti fiscali, con l’inserimento anche della nuova detrazioni del 75% sui lavori per abbattimento delle barriere architettoniche,  è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 e prolungata fino al 2025.

 Sono numerosi i benefici confermati o aggiornati in favore delle persone con disabilità e i loro familiari. Come sempre, tale documento si rivolge ai titolari di invalidità civile, di Legge 104 o di accompagnamento.

La normativa tributaria mostra particolare attenzione per le persone con disabilità e per i loro familiari, riservando loro numerose agevolazioni fiscali oltre che assistenza specifica e riduzioni delle spese mediche documentate:

Le misure per le persone con disabilità previste nella Legge di Bilancio 2024 sono:

  • Assegno Unico;
  • Bonus Barriere Architettoniche;
  • Bonus colf e badanti;
  • Bonus Attività Fisica Adattata.

ASSEGNO DI INCLUSIONE 2024(ADI)

La legge di Bilancio 2023, all’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo n. 230/2021, ha reso strutturale, a regime, l’aumento degli importi in favore dei nuclei con figli disabili che erano stati previsti, limitatamente all’annualità con competenza 2022. Con riferimento ai predetti nuclei familiari, viene esteso in via transitoria fino al 2024 anche l’incremento in misura fissa della maggiorazione di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 230/2021, ove spettante, previsto dal comma 9-bis del medesimo decreto legislativo.

La legge n. 197/2022 ha reso strutturali le novità introdotte con il decreto-legge n. 73/2022. Pertanto, a decorrere dal 1° gennaio 2023:
–  ai nuclei con figli disabili senza limiti di età è corrisposto l’Assegno unico e universale con importi fino a un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro;
–   le maggiorazioni in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età sono stabilmente equiparate a quelle dei figli disabili minorenni.
Inoltre, l’incremento della maggiorazione transitoria di 120 euro per i nuclei in cui è presente un figlio a carico con disabilità (di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 230/2021), è confermato per l’anno 2023 e l’anno 2024.
In merito all’ultimo punto, INPS precisa che tale incremento si applica senza subire decurtazioni alle maggiorazioni transitorie di cui all’articolo 5, comma 1[8], del decreto legislativo n. 230/2021, per le quali è, invece, prevista la graduale riduzione nel seguente modo:
a) per l’intero, nell’anno 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022; 
b) per un importo pari a 2/3 nell’anno 2023;
c) per un importo pari a 1/3 nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio nell’anno 2025.

Dal 2024, l’ADI sarà la misura per sostenere i nuclei a basso reddito. Costituisce un’integrazione del reddito da un minimo di euro 480 annui ad euro 7.560 annui, a seconda della tipologia e composizione del nucleo familiare, cui può essere aggiunto un contributo per l’affitto di euro 1.800 dove risiede il nucleo. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare per il riconoscimento dell’ADI é di euro 7.560 annui, e l’importo del beneficio varia a secondo dei parametri fissati da una scala di equivalenza. I servizi sociali eseguono una valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare, finalizzata alla sottoscrizione di un patto per l’inclusione. Il riconoscimento dell’assegno è condizionato all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e d’inclusione sociale e lavorativa ma sono esclusi dagli obblighi di partecipazione a detto percorso i componenti con disabilità, fatta salva ogni iniziativa di collocamento mirato.

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE

Le barriere architettoniche sono tutte quelle condizioni ambientali che rendono difficoltoso (o addirittura impediscono) il trasporto e lo spostamento delle persone con disabilità permanente alla capacità motoria o sensoriale, nonché la loro integrazione nella vita sociale e lavorativa.

Per quanto riguarda la mobilità e le barriere architettoniche, ricordiamo che si applica l’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di mezzi necessari alla deambulazione e al sollevamento dei disabili (es. serovscala) e per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei portatori di handicap. E’ inoltre possibile accedere alle detrazioni e, dal 2021, al Superbonus 110% ad alcune condizioni. Inoltre, dal 2022, è stata introdotta la detrazione del 75% sui lavori per abbattimento delle barriere architettoniche, allo scopo di favorire la accessibilità di edifici esistenti, a favore delle persone con disabilità, anziane e, in generale, a tutti. La detrazione è stata prolungata fino al 2025.

Rientrano tra gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, oltre alle spese sostenute riguardanti ad esempio ascensori e montacarichi, anche quelle effettuate per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano adatti a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104/92.
Per le prestazioni di servizi relative all’appalto di questi lavori, è inoltre applicabile l’aliquota Iva agevolata del 4%, anziché quella ordinaria.

Tra gli interventi che danno diritto alla detrazione rientrano:

  • la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione
  • la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari, se conforme alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

La detrazione non è fruibile contemporaneamente alla detrazione del 19% prevista per le spese sanitarie riguardanti i mezzi necessari al sollevamento del disabile.

La detrazione è prevista solo per interventi sugli immobili con l’obiettivo di favorire la mobilità interna ed esterna del disabile.

Non si applica la detrazione per il semplice acquisto di strumenti o beni mobili, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità del disabile.
Non rientrano quindi le agevolazioni per telefonini a viva voce, schermi a tocco, computer o tastiere espanse ecc. Questi rientrano nella categoria di ausili tecnici e informatici ai quali è già prevista la detrazione Irpef del 19%.

BONUS COLF E BADANTI: cos’è il click day del 4 dicembre

La legge 104 prevede per i disabili gravi ai sensi dell’art. 3, comma 3, particolari agevolazioni fiscali.

Tra queste, assumono particolare rilievo tutti i bonus per l’assistenza ai disabili: si tratta di detrazioni e deduzioni fiscali che è possibile richiedere annualmente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Può richiedere l’agevolazione non solo il disabile direttamente ma anche il familiare di cui questi è fiscalmente a carico. Nella maggior parte dei casi questi bonus consentono di recuperare il 19% della spesa sostenuta, entro specifici limiti. I bonus assistenza previsti per chi ha diritto alla legge 104 vanno dalla detrazione delle spese mediche specifiche, fino alla deduzione della spesa per servizi domestici o per addetti all’assistenza, come colf e badanti.

L’iniziativa è stata prevista dal Decreto flussi triennale 2023-2025 emanato dal DPCM del 27 settembre 2023.

Bonus badanti, c’è il click day del 4 dicembre per le badanti e le altre collaboratrici domestiche. L’iniziativa è legata al Decreto flussi triennale 2023-2025 emanato dal DPCM del 27 settembre 2023. 

Il Decreto flussi triennale 2023-2025, annunciato con il DPCM del 27 settembre 2023, ha finalmente fissato una data per il click day, dando speranze a molte famiglie.

Sono state ovviamente riattivate anche le quote riservate in modo specifico a colf e badanti. Questa quota. come accennato nei paragrafi precedenti, è stata fissata a 9.500 posti per ogni anno del triennio. Significa che per tutto il periodo 2023-2025, un totale di 28.500 posti sarà dedicato a questo settore.

Ci sono alcuni cambiamenti significativi che interessano sia i lavoratori che i datori di lavoro in questo ambito.

Cambiamenti principali

  1. Verifica della disponibilità locale: prima di assumere lavoratori extracomunitari, i datori di lavoro devono verificare l’indisponibilità di personale già presente in Italia e disposto a svolgere mansioni di colf, badanti o babysitter. Questo processo può richiedere fino a 20 giorni lavorativi per ottenere una risposta.
  2. Procedure semplificate: il processo per la richiesta e l’assunzione di lavoratori non comunitari è stato semplificato e reso più efficiente, grazie all’introduzione del click day e alla digitalizzazione di alcune fasi della procedura.
  3. Maggiore accessibilità: il decreto ha lo scopo di rendere più accessibile l’ingresso nel mercato del lavoro italiano per badanti e colf extracomunitarie, in risposta alla crescente domanda in questo settore.

BONUS ATTIVITA’ FISICA ADATTATA

La definizione di attività fisica adattata è contenuta nel Decreto legislativo n. 36/2021, all’articolo 2, comma 1, lettera e):

“Programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l’integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le “palestre della salute”, al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione”.

Bonus persone disabili 2023 IN SINTESI

  • Assegno Unico Universale Figli: nel 2023 sarà maggiorato del 50%, con un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato anche l’assegno per i figli che presentano una disabilità.
  • Lavoratori fragili e smart-working: I lavoratori che presentano patologie e condizioni croniche con scarco compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, fino al 28 febbraio 2022 la prestazione viene svolta in modalità agile. Mentre fino al 31 marzo 2023 il datore di lavoro deve garantire lo svolgimento del lavoro in smart-working anche assegna diversa mansione ma sempre appartenente alla stessa categoria o area di inquadramento.
  • Bonus barriere architettoniche: estesa la detraibilità delle spese del 75% fino al 2025.
  • Reddito di cittadinanza: dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro ma che presentano nel proprio nucleo familiare individui con disabilità, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età, è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7-8 mensilità.
  • Ape Sociale: misura prorogata per tutto il 2023.
  • Opzione Donna: è stata ampliata la platea delle beneficiarie della misura.
  • Agevolazioni luce e gas: per il primo trimestre 2023, sono riconosciute agevolazioni sulle tariffe per la fornitura di energia elettrica per clienti economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale devono essere rideterminate dall’ARERA.
  • Borse di studio Università: dal 1° gennaio 2023 gli importi delle borse di studio degli studenti universitari con disabilità non vanno computati ai fini del calcolo e del raggiungimento dei limiti reddituali per la percezione dell’assegno mensile di assistenza, per la percezione della pensione o per la percezione dell’eventuale maggiorazione sociale dei trattamenti pensionistici.
  • Fondo sperimentale “Periferie inclusive”: un fondo da 10 milioni di euro per raggiungere l’inclusione sociale nelle aree periferiche delle grandi città.

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