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Bonus condizionatori 2023

Il bonus condizionatori è stato già previsto in Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 58); successivamente è stato prorogato nella Legge di Bilancio 2022 (Testo della Legge di Bilancio 2022 pubblicato sulla Gazzetta Serie Generale n.310 del 31-12-2021 – Suppl. Ordinario n. 49).Con il Testo coordinato del Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11 con la Legge 11 aprile 2023, n. 38 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2023 , il bonus condizionatori resta valido fino al 31 dicembre 2024.

Chi può usufruire del Bonus condizionatori?

Il bonus condizionatori è un’agevolazione che spetta a coloro che decidono di acquistare oppure sostituire il condizionatore con uno a risparmio energetico, con o senza ristrutturazione. Il bonus condizionatori 2023 è rivolto a chi ha intenzione di acquistare un condizionatore o sostituire quello vecchio con uno meno inquinante. L’incentivo consente di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50% al 65% o anche uno sconto immediato grazie alla cessione del credito e allo sconto in fattura, ma solo per gli interventi precedenti al 17 febbraio 2023.

L’agevolazione rientra nel bonus mobili ed elettrodomestici, nonché nel bonus ristrutturazioni e nel Superbonus o Ecobonus per cui non esiste una misura specifica, ma sono i bonus edilizi ordinari a prevedere la detrazione. Possono usufruire del bonus condizionatori i detentori di un immobile in cui sarà installato l’impianto, che siano sia persone fisiche che aziende, e dunque:

  • persone fisiche;
  • esercenti arti e professioni;
  • società di persone;
  • società di capitali;
  • associazioni professionisti;
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • condomini;
  • Istituti autonomi per le case popolari;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Il bonus condizionatori spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese e quindi:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Se sostengono direttamente le spese, possono fruire della detrazione anche:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • componente dell’unione civile (la Legge 20 maggio 2016, n. 76, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

L’acquisto del condizionatore, per aver diritto alla detrazione, deve essere effettuato, entro il 31 dicembre 2024. La detrazione è applicabile sull’acquisto e all’installazione di uno dei seguenti tipi di impianti:

  • climatizzatore a basso consumo energetico;
  • deumidificatore d’aria;
  • termopompa o pompa di calore.

Come usufruire dello sconto?

Lo sconto sui condizionatori è valido per tutti i soggetti che decidono di acquistare oppure sostituire i propri condizionatori con uno a pompa di calore a risparmio energetico come ad esempio classe A+++.

Lo sconto applicabile varia in base all’ambito dell’acquisto:

In caso di acquisto di un nuovo condizionatore, a seguito di ristrutturazione edilizia ordinaria, sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50%. In questo caso, non è necessario che il condizionatore sia ad alta efficienza ma è necessario che l’intervento riduca il fabbisogno energetico dell’immobile o del condominio. La detrazione al 50%, inoltre, viene riconosciuta in caso di installazione di un climatizzatore di classe energetica superiore (almeno A+) in occasione di una ristrutturazione edilizia straordinaria. La detrazione è applicabile sull’acquisto di uno dei seguenti prodotti:

  • Climatizzatore a basso consumo energetico;
  • Deumidificatore d’aria;
  • Termopompa.

Per l’accesso alla detrazione fiscale al 65% è necessario sostituire il precedente impianto di riscaldamento presente in un immobile con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza energetica. Rientra nella detrazione al 65% anche la sostituzione del vecchio impianto con un nuovo sistema a pompa di calore ad alta efficienza

La detrazione fiscale al 90%, non rientra espressamente nella disciplina del bonus. Se, però, l’intervento viene eseguito all’interno di quei lavori che vengono definiti trainanti, ecco che è possibile beneficiare della detrazione fiscale.

Inoltre se si desidera ottenere il bonus condizionatori senza interventi di ristrutturazione si può optare per l’Ecobonus o Superbonus. Con l’opzione Ecobonus, si può beneficiare di una detrazione del 65% se si sostituisce un vecchio impianto con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza energetica, come quelli di classe A e superiori. Tuttavia, bisogna tener presente che per questa agevolazione non è più possibile ottenere sconti diretti in fattura o cedere il credito ad altri. Con l’opzione Superbonus si può beneficiare di una detrazione del 90% per installare un condizionatore a pompa di calore, ma è necessario che l’installazione sia effettuata contestualmente a un “intervento trainante”. Ecco alcuni interventi che rientrano in questa categoria:

  1. Isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali: L’isolamento termico efficace delle pareti e dei pavimenti può contribuire significativamente all’efficienza energetica dell’edificio.
  2. Sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione: La sostituzione della vecchia caldaia con un sistema centralizzato a condensazione può migliorare l’efficienza del riscaldamento dell’intero edificio.

L’obiettivo di questi interventi è quello di migliorare la classe energetica dell’edificio di almeno due classi o di raggiungere la classe energetica più alta possibile. In questo modo, si può beneficiare del Bonus Condizionatori 2023 senza ristrutturazione.

Come richiedere il Bonus condizionatori

Per beneficiare delle detrazioni previste, occorre effettuare la richiesta in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, mediante modello 730 oppure mediante il modello Redditi. La dichiarazione delle spese non deve essere fatta in una sola denuncia dei redditi, ma deve essere suddivisa in 10 anni. Tuttavia, prima della dichiarazione dei redditi è necessario compilare una apposita documentazione che sarà poi messa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, in caso di controlli. Per presentare la domanda occorre avere in proprio possesso tutta la documentazione relativa all’acquisto:

  • La fattura di acquisto;
  • La ricevuta del bonifico.

È necessario poi trasmettere tutti i documenti all’ENEA in modalità telematica tramite il portale designato, entro e non oltre i 90 giorni relativi all’installazione e al collaudo. Per gli interventi che usufruiscono delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica bisogna produrre anche l’asseverazione tecnica di un professionista abilitato. Inoltre, per questi lavori bisogna realizzare anche una scheda informativa, in cui devono essere indicati tutti gli interventi effettuati e le relative spese, il risparmio energetico ottenuto e l’importo delle consulenze professionali.

Documentazione da conservare

Infine, è obbligatorio sempre conservare, in caso di controlli:

  • ricevuta del bonifico, che attesti il pagamento del condizionatore;
  • ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti effettuati con carta di credito o di debito;
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto, che riporti la natura, la qualità e la quantità di prodotto e servizi che sono stati acquisiti;
  • scheda descrittiva inviata all’ENEA firmata;
  • schede tecniche del condizionatore a pompa di calore.
  • Scheda descrittiva inviata all’ENEA firmata;
  • Schede tecniche del condizionatore a pompa di calore.

Questa documentazione verrà messa a disposizione di Agenzia delle Entrate, che provvederà a controllare la veridicità delle informazioni trasmesse. Non è prevista, invece, la presentazione dell’ISEE. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate, di concerto con l’Autorità Giudiziaria competente, può effettuare i controlli sulle dichiarazioni rese in fase di richiesta del bonus condizionatori.

Tracciabilità Dei Pagamenti

Il pagamento deve essere effettuato mediante strumenti di pagamento tracciabili:

  • bonifico postale o bancario;
  • carta di credito o di debito;
  • bonifico parlante.

Nel caso del bonifico parlante, devono essere inclusi i seguenti dati:

  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento;
  • numero e data della fattura che viene pagata;
  • causale che faccia riferimento alla normativa dell’agevolazione (art. 16-bis del Dpr 917/1986).

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