Il Servizio Civile universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata, ma appunto “civile”, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica Italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.

Il Servizio civile universale rappresenta un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che sono un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.

I settori di intervento in Italia e all’estero nei quali gli Enti propongono i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono:

  • assistenza
  • protezione civile
  • patrimonio ambientale e riqualificazione urbana
  • patrimonio storico, artistico e culturale
  • educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale
  • agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità
  • promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo
  • promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

 Come partecipare al servizio civile

Ogni anno, l’ufficio per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblica il bando di partecipazione al servizio civile. Di solito pubblica insieme il bando per il Servizio Civile in Italia e il bando per il Servizio Civile all’estero, quest’ultimo in collaborazione con un ente d’accoglienza e la Nazione straniera (europea o extraeuropea).

Anche per il 2023 è stata data l’opportunità ai giovani di partecipare al Servizio civile. La domanda si presenta entro il 10 Febbraio 2023 fino alle ore 14.00 e sono stati messi a disposizione 71.550 posti per ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni che vogliono diventare operatori volontari e poter partecipare ad uno dei 3181 progetti di durata variabile tra 8 e 12 mesi e che saranno realizzati tra il 2023 e il 2024 in Italia e all’estero

Requisiti

  • Cittadinanza italiana, europea, extracomunitaria (in questo caso con regolare permesso di soggiorno);
  • Età tra 18 e 29 anni non compiuti;
  • Assenza di condanne.

Procedura

La domanda va presentata online sul sito Domanda online – Servizio Civile. Non ci sono altri modi per inviarla: è previsto esclusivamente l’invio online.

  • Se cittadino Italiano oppure straniero con permesso di soggiorno: accedere tramite SPID;
  • Se cittadino Europeo senza SPIDextracomunitario in attesa del permesso di soggiorno: richiedere le credenziali per l’accesso.

Come compilare la domanda

Dopo esserti loggato al sito devi compilare tre sezioni:

  1. Progetto: trovi l’elenco di tutti i progetti presenti nel bando, puoi decidere quale progetto scegliere e la relativa sede. Tramite i filtri (Regione, Provincia, Settore, ecc.) puoi trovare più facilmente quello che ti interessa.
  2. Dati e dichiarazioni.
  3. Titoli ed esperienze: puoi inserire le tue esperienze pregresse, i titoli di studio e infine allegare il tuo curriculum vitae. Si consiglia di compilarlo egregiamente per ottenere i punti in sede di valutazione.

Una volta terminata la compilazione, non devi far altro che proseguire con il tasto Presenta la tua domanda, poi Conferma e infine Stampa, per conservare una copia cartacea con il numero di protocollo della tua richiesta.

Attenzione: si può presentare 1 sola domanda.

Dopo aver fatto la domanda nel più breve tempo possibile, ti chiameranno per un colloquio nel quale verranno valutati i seguenti elementi:

  1. La tua conoscenza del servizio civile
  2. Il progetto a cui vuoi partecipare
  3. La tua esperienza lavorativa
  4. La tua disponibilità oraria e in generale al servizio.

Durata

La durata varia in funzione del progetto a cui partecipi:

  • Progetto ordinario: dura un anno (12 mesi), distribuite in 30 ore a settimana, per 5 o 6 giorni a settimana, a seconda del progetto e della necessità presso cui presti servizio. Durante l’anno ti spettano 20 giorni di permesso.
  • Progetto sperimentale: la durata varia dagli 8 ai 12 mesi, per 25 ore a settimana. Durante l’anno ti spettano dai 13 ai 20 giorni di permesso.

È previsto un compenso di 433,80 euro netti mensili.

La Carta Giovani Nazionale, è una iniziativa del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, che, come suggerisce il nome, è un nuovo strumento digitale pensato per i giovani, in grado di offrire un accesso agevolato a diversi servizi, con alcuni vantaggi e sconti mirati. Questo nuovo strumento digitale è destinato a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 36 anni. Il suo scopo principale è quello di avvicinare maggiormente i giovani alla cultura e allo stesso tempo agevolare l’accesso a determinati beni e servizi grazie a sconti e agevolazioni dedicati.

Inoltre, fino ai 31 anni di età (compiuti), la Carta Giovani Nazionale aderisce al circuito EYCA (European Youth Card Association). Utilizzando il numero della carta sugli e-commerce o negozi fisici aderenti, sarà possibile ottenere sconti e agevolazioni, anche per attività culturali, trasporti, ristorazione e servizi di alloggio, non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei aderenti all’iniziativa. La carta sarà valida fino al compimento del trentaseiesimo anno di età ed è completamente gratuita.

Come si ottiene?

La Carta Giovani Nazionale si ottiene attraverso l’ app IO. Si accede autenticandosi con lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, o con la Cie, la Carta di identità elettronica. Dalla sezione “Portafoglio” del menù, premendo il tasto “Aggiungi” e completando a video i passaggi richiesti, la Carta viene subito creata. L’attivazione è pressoché immediata.

Dopo il primo accesso, si entra digitando il codice Pin scelto in fase di autenticazione, oppure con riconoscimento biometrico (impronta digitale o volto). Per ottenere la Carta Giovani Nazionale non occorre associare una carta di credito. La Carta è in formato digitale e non va stampata.

Come si usa ?

Una volta attivata, la Carta Giovani Nazionale funziona dal menù dell’app IO: nella sezione “Portafoglio” compare la voce “Sconti, bonus e altre iniziative”. Nel dettaglio della propria Carta Giovani Nazionale compare la lista degli esercenti che aderiscono all’iniziativa e per ciascuno di essi sono riportate tutte le agevolazioni attive in quel momento. La Carta Giovani Nazionale può essere usata sia per gli acquisti nei negozi fisici, mostrandola alla cassa per ottenere lo sconto, sia per lo shopping online. In questo caso, scegliendo dalla lista l’agevolazione che interessa, bisogna copiare e incollare il codice sconto sul sito dell’esercente. Alcuni e-commerce non richiedono neppure il codice e indirizzano direttamente alla pagina dell’acquisto e permette di acquistare, a prezzi scontati o a condizioni agevolate, molti beni e servizi in vari ambiti: casa, cultura, energia, formazione, sport, viaggi e tempo libero.  L’iniziativa è appena partita, e al momento hanno già aderito 50 esercenti e aziende partner, tra cui Airbnb, Italo, Feltrinelli, Autogrill e Costa Crociere. Inoltre si possono acquistare, ad esempio, biglietti per cinema, teatri, mostre, eventi e spettacoli dal vivo, forniture di energia (luce e gas), servizi di telefonia e accesso a Internet, pacchetti di viaggi e vacanze, soggiorni in strutture ricettive e di benessere, libri, pubblicazioni, prodotti musicali e abbonamenti a piattaforme di intrattenimento. La Carta Giovani Nazionale è nominativa e non cedibile, quindi deve essere usata solo dal suo titolare e non può essere ceduta ad altri.

Desideri fare un’esperienza all’estero, metterti in gioco e allo stesso tempo apprendere e perfezionare una lingua o conoscere  una cultura diversa? Scopri  come fare con “Lavorare aIla pari” o Au Pair, nel linguaggio più internazionale.

Cosa significa?

Lavorare alla pari significa trascorrere un periodo all’estero e vivere presso una famiglia straniera ospitante, prestare il proprio aiuto nell’accudire bambini, sbrigare faccende domestiche in cambio di vitto, alloggio e una retribuzione, pocket-money o argent-de-poche.

I programmi alla pari sono considerati progetti di scambio culturale per l’apprendimento e/o il perfezionamento di una lingua straniera e sono regolamentati, in ambito europeo, dall’Accordo di Strasburgo adottato dal Consiglio d’Europa il 24/11/1969 e ratificato dall’Italia con la Legge n. 304[1] del 18/05/1973. Secondo quanto stabilito dall’Accordo, i diritti e i doveri della persona collocata alla pari, nonché i diritti e i doveri della famiglia ospitante, devono essere concordati per iscritto, preferibilmente prima che l’au pair abbia lasciato il Paese nel quale risiede o, al più tardi, durante la prima settimana del collocamento.

Lavorando alla pari si ricevono, in cambio del servizio prestato presso la famiglia ospitante, vitto e alloggio e, quando possibile, l’uso di una camera individuale, nonché un piccolo compenso variabile da nazione a nazione. L’au pair deve disporre di tempo sufficiente per seguire corsi di lingua e perfezionarsi sul piano culturale e professionale e avere la possibilità di partecipare alle funzioni della propria religione.

Requisiti:

  • occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni
  • non essere sposati 
  • non avere figli
  • avere una conoscenza, almeno basilare, della lingua parlata nel Paese dove si intende soggiornare
  • essere disponibili per un periodo che varia, a seconda dei paesi, da un minimo di due a un massimo di dodici mesi. (Il periodo di permanenza dipende comunque dagli accordi presi con l’agenzia o direttamente con la famiglia ospitante).

Inoltre, secondo quanto stabilito dall’Accordo, i diritti e i doveri di chi viene collocato alla pari e quelli delle famiglie ospitanti, necessitano di un accordo per iscritto, prima di partire o durante la prima settimana del collocamento. Una copia di tale accordo sarà depositata nel Paese ospitante presso l’autorità competente o presso l’organismo da essa designato. Nel documento viene poi precisato che il lavoro in famiglia deve essere svolto per cinque ore al giorno con almeno un giorno intero di riposo settimanale, fra cui almeno una domenica al mese. Lavorando alla pari si ricevono, in cambio del servizio prestato, vitto e alloggio, se possibile l’uso di una camera individuale, e un piccolo compenso variabile a seconda della tipologia di lavoro au pair. 

Quali sono le tipologie di lavoro au pair?

  • Demi Pair: collaborazione in famiglia 5 giorni alla settimana, per 3 ore al giorno di lavori domestici e cura dei bambini; tempo libero al mattino o al pomeriggio; 2 giorni e 3 sere liberi alla settimana.
  • Demi Pair Plus: collaborazione in famiglia 5 giorni alla settimana, per 4 ore al giorno di lavori domestici e cura dei bambini; tempo libero al mattino o al pomeriggio; 2 giorni e 3 sere liberi alla settimana.
  • Au Pair Tradizionale: collaborazione in famiglia 6 giorni alla settimana, per 5 ore al giorno di lavori domestici e cura dei bambini; tempo libero al mattino o al pomeriggio; un giorno e 3 o 5 sere liberi alla settimana.
  • Au Pair Plus: collaborazione in famiglia 6 giorni alla settimana, per 5/8 ore al giorno (massimo 40 ore di lavoro settimanali); 4 o 5 pomeriggi, 3 o 4 sere e 1 o 2 interi giorni liberi alla settimana.
  • Mother’s Help: collaborazione in famiglia per 50 ore settimanali, 2 o 3 sere di baby sitting un giorno e mezzo libero; 3 o 5 sere libere.

I compensi dei lavori au pair variano a seconda dell’impegno assunto,ma non può essere inferiore a 70 euro a settimana. L’Au Pair Plus, ha diritto a un pocket money di circa 85-95 euro, la Mother’s Help, di 120 euro.

Hai un’idea imprenditoriale vincente e desideri lanciarla? Tenta l’impresa anche nel 2023 con Erasmus for Young- Entrepreneurs.

Di cosa si tratta?

La Commissione europea ha confermato, per l’annualità 2023, l’iniziativa Erasmus for Young- Entrepreneurs, il programma “Erasmus per Giovani Imprenditori”,  di scambio transfrontaliero che offre ai nuovi imprenditori, o aspiranti tali, la possibilità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro Paese partecipante al programma.

Si tratta di una reale opportunità, attraverso la quale si ha uno scambio di esperienze, conoscenze e idee di business  nell’ambito di un periodo di lavoro presso la sede dell’imprenditore esperto, il quale aiuta il nuovo imprenditore ad acquisire le competenze necessarie a gestire una piccola impresa.

L’imprenditore ospitante ha l’occasione di considerare la propria attività sotto nuovi punti di vista, collaborare con partner stranieri e informarsi circa nuovi mercati.

Il programma, finanziato dalla Commissione Europea, opera su tutto il territorio dei Paesi partecipanti grazie alla collaborazione di centri di contatto locali attivi nel settore del sostegno alle imprese (come Camere di commercio, centri di appoggio alle imprese start-up, incubatori di imprese, ecc.). Le loro attività sono coordinate a livello europeo dall’Ufficio di Supporto del programma.

Quali sono i vantaggi?

Se siete nuovi imprenditori, avrete l’opportunità di vivere un’esperienza di formazione sul posto di lavoro presso una PMI con sede in un altro paese partecipante al programma. Ciò vi aiuterà ad avviare con successo la vostra attività o a rafforzare le basi dell’impresa che avete costituito di recente. Non solo: potrete affacciarvi su nuovi mercati, intraprendere rapporti di collaborazione internazionale e sfruttare potenziali occasioni di cooperazione con partner stranieri.

Se siete imprenditori già affermati, potrete trarre beneficio da una mente motivata e pronta ad alimentare la vostra attività con idee innovative. Il vostro ospite potrebbe essere dotato di competenze o conoscenze specializzate in un ambito che non dominate, magari complementare al vostro. La maggior parte degli imprenditori esperti che hanno aderito al programma sono rimasti talmente entusiasti dello scambio che hanno deciso di ripetere l’esperienza.

Si tratta senza dubbio di una collaborazione da cui entrambe le parti possono trarre enormi benefici, poiché offre tanto agli uni quanto agli altri nuove opportunità di mercato a livello europeo, la possibilità di individuare nuovi partner commerciali e di scoprire modi diversi di fare affari.

Sul lungo termine, i vantaggi potrebbero estendersi alla creazione di un’ampia rete di contatti e alla decisione di continuare la cooperazione, magari come partner stabili in affari (ad es. concludendo un accordo di joint venture, stipulando subcontratti, definendo rapporti di fornitura, ecc.).

Come partecipare come nuovo imprenditore:

  • essere seriamente intenzionato ad avviare un’ attività sulla base di un solido progetto imprenditoriale
  • avere meno di tre anni di esperienza imprenditoriale complessiva
  • risiedere stabilmente in uno dei Paesi partecipanti al programma
  • avere un’idea o un progetto riportato in un progetto d’impresa
  • essere disposto a collaborare con un imprenditore esperto di un altro Paese partecipante
  • essere disposto a contribuire alla crescita dell’attività dell’ imprenditore ospitante attraverso le proprie competenze e abilità
  • essere disposto ad aggiungere i fondi necessari a complementare il finanziamento offerto dal programma per coprire i costi del soggiorno all’estero

Come partecipare come imprenditore ospitante:

  • avere la residenza in uno dei Paesi partecipanti al programma
  • essere titolare-responsabile di una piccola o media impresa oppure una persona direttamente coinvolta nell’attività imprenditoriale come membro del Consiglio di Amministrazione di una PMI
  • gestire un’impresa da diversi anni
  • essere disposto a condividere la propria esperienza con un nuovo imprenditore ed essere il suo mentore

La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato al 31 dicembre prossimo il bonus assunzione under 36. 

Di cosa si tratta?

I datori di lavoro privati che nel 2023 assumono giovani under 36, a tempo indeterminato, possono beneficiare dell’esonero contributivo del 100 per cento per 3 anni nel limite massimo di 8.000 euro annui. L’obiettivo è quello di promuovere l’occupazione giovanile stabile, mantenendo l’agevolazione in vigore nello scorso biennio. L’incentivo riguarda i contributi previdenziali versati dal datore di lavoro ad esclusione di premi e contributi INAIL.

Il periodo agevolato diventa di 4 anni se il datore di lavoro assume giovani presso unità produttive presenti nelle Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

L’agevolazione spetta a tutti i datori di lavoro privati, imprenditori o non imprenditori, compresi quelli del settore agricolo, ad esclusione delle imprese del settore finanziario e i datori di lavoro domestico.

Requisiti:

  • assunzione effettuata con contratto a tempo indeterminato (anche con trasformazione da tempo determinato)
  • non aver compiuto 36 anni di età al momento della firma del contratto
  • non essere mai stati assunti con contratti a tempo indeterminato 
  • i datori di lavoro non devono aver licenziato, nei sei mesi precedenti, lavoratori con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva e non licenziare nei nove mesi successivi
  • regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi del DURC, da parte del datore di lavoro
  • il datore di lavoro non deve aver violato le norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e aver adempiuto agli obblighi di legge
  • rispetto, da parte del datore di lavoro, degli accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, comparativamente più rappresentative sul piano nazionale

I beneficiari accedono all’agevolazione attraverso le denunce del flusso UNIEMENS secondo le indicazioni operative fornite dall’INPS tramite la circolare n. 56/2021, il messaggio n. 3389/2021 e il messaggio n. 403/2022. Al momento si attende una nuova comunicazione da parte dell’Istituto con tutti gli aggiornamenti per il 2023.

Per l’operatività della misura bisogna attendere, l’autorizzazione della Commissione Europea, secondo quanto previsto dall’articolo 108 par. 3 del Trattato dell’Unione.